sabato 18 febbraio 2017

LA SCIENZA PROTEGGE IL CONSUMATORE, DAL CAMPO ALLA TAVOLA

In questo articolo troverete riassunte le varie attività svolte dall'EFSA per tutelare la salute dell'uomo quando mangia, ma anche quella di animali, piante e ambiente.
E' un lavoro complesso, come capirete leggendo. L'articolo è un po' lungo, ma si legge velocemente; è importante a mio parere far sapere al consumatore che molte delle notizie sui mancati controlli e sugli allevamenti disumani sono false.
In Italia, dove i consumatori sono più informati, le attività dedicate alla sicurezza alimentare impiegano più di 60 mila addetti, assorbono più di 2 miliardi l'anno di investimenti, per realizzare 2,7 milioni di controlli giornalieri!



L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) fornisce consulenza scientifica imparziale di alto livello per contribuire ad informare le decisioni delle istanze politiche sui rischi legati all’alimentazione. Tale funzione è una componente fondamentale del quadro istituzionale dell’Unione europea (UE) che tutela la sicurezza dei consumatori, così come quella degli animali e dell’ambiente, dai rischi associati alla catena alimentare.

L’attività fondamentale dell’EFSA è la valutazione  scientifica del rischio, una disciplina specialistica della scienza applicata, che consiste nell’esame di dati e studi scientifici allo scopo di valutare i rischi connessi a taluni pericoli. L’Autorità svolge un ruolo importante anche nel comunicare i propri pareri scientifici ai partner principali, alle parti interessate e al pubblico in generale in modo tempestivo, chiaro e proficuo, contribuendo a colmare il divario tra scienza e consumatori.

Nel 2002, dopo una serie di allarmi legati agli alimenti, che hanno avuto ripercussioni sulla salute di esseri umani e scosso la fiducia dei cittadini, l’UE ha adottato la legislazione alimentare generale (regolamento (CE) n. 178/2002). Fondamentale per tutto ciò è stata la separazione delle funzioni di valutazione del rischio, che compete all'EFSA, e gestione del rischio, che compete  all’UE (Commissione europea, Parlamento europeo e Stati membri dell’UE).
L’EFSA tiene inoltre incontri periodici con le organizzazioni che rappresentano i consumatori, con l’industria, le ONG ambientaliste e altri soggetti interessati, per favorire la loro partecipazione e comprensione del proprio lavoro.

Ecco in sintesi gli ambiti che vengono valutati:

Protezione delle piante 
■  Le colture agricole sono la nostra principale fonte di alimenti e mangimi. Il compito dell’EFSA è di valutare l’uso sicuro dei pesticidi e di altri prodotti fitosanitari. L’Autorità ha aiutato l’UE a valutare centinaia di sostanze attive utilizzate nei pesticidi e a fissare limiti comuni, basati su dati scientifici, per i livelli di residui ammessi in Europa. Gli esperti scientifici dell’EFSA valutano inoltre i rischi che organismi nocivi ed erbe infestanti rappresentano per la salute delle piante, comprese le colture agricole, e quindi per l’ambiente. 

Animali 
■  La salute e il benessere degli animali destinati alla produzione alimentare (come bovini, polli e suini) durante la riproduzione, l’allevamento, il trasporto e la macellazione possono avere conseguenze importanti per la salute umana.
L’EFSA valuta gli effetti che le condizioni e il trattamento degli animali possono avere sulla salute degli animali stessi e degli esseri umani, compresi gli operatori del settore.

Le attività di consulenza scientifica e raccolta e monitoraggio dei dati da parte dell’EFSA hanno contribuito a una campagna a livello europeo per controllare e ridurre la presenza di batteri come Salmonella e Campylobacter che, se presenti negli animali, possono infettare gli alimenti. Grazie a questa iniziativa, nell’arco di cinque anni si sono dimezzati i casi di salmonellosi umana, abbassandosi a 100 000: ne è risultato così un notevole rafforzamento della protezione dei consumatori da tali malattie di origine alimentare L’EFSA valuta anche la sicurezza dei mangimi, il che è importante per la salute degli animali, per l’ambiente e per la sicurezza degli alimenti di origine animale. Sin dalla sua istituzione nel 2002 l’attività di valutazione e monitoraggio del rischio è stata il forte filo conduttore delle continue misure di gestione del rischio che hanno visto il numero di casi di BSE nei bovini segnalati nell’UE calare da diverse migliaia all’inizio degli anni 2000 a 44 nel 2010.

Ambiente 
■  Sempre più spesso  viene chiesto all’EFSA di esaminare il possibile impatto della filiera alimentare sulla biodiversità degli habitat animali e vegetali. L’Autorità esegue ad esempio valutazioni del rischio ambientale da colture geneticamente modificate, nonché da pesticidi e additivi per mangimi utilizzati dagli agricoltori. Inoltre valuta i possibili rischi per la salute umana e animale derivanti da contaminanti ambientali. L’aria, il suolo, l’acqua e le piante possono essere contaminati da inquinanti ambientali e sostanze, per esempio i metalli presenti nel suolo o le tossine prodotte da alcuni tipi di funghi. Spesso ciò può essere il risultato di attività umane, come le emissioni industriali o i gas di scarico degli autoveicoli, cui gli esseri umani possono venire esposti tramite l’ambiente o per ingestione di cibi e acque contaminate.

Trasporto e immagazzinaggio
■  Le materie prime usate per la produzione di alimenti oppure animali e carcasse di animali in transito o immagazzinate possono essere esposte a potenziali rischi di infezione biologica e contaminazione chimica, derivanti ad esempio dai residui di carichi precedenti.

Preparazione e produzione degli alimenti   
■  In Europa il settore alimentare è regolamentato in maniera da tutelare i consumatori dai rischi potenziali associati ad alimenti e mangimi, lasciando al tempo stesso alle imprese possibilità di innovazione. L’Autorità valuta la sicurezza di ingredienti alimentari soggetti ad apposita


regolamentazione, quali additivi, aromi, enzimi e sostanze nutritive, al fine di assistere i gestori del rischio nel processo di autorizzazione del loro utilizzo nei prodotti alimentari. Ad esempio l’EFSA ha valutato migliaia di aromi utilizzati nei prodotti alimentari ed entro il 2020 ha in programma di completare la nuova valutazione di tutti gli additivi alimentari autorizzati nell’Unione europea prima del 2009. La consulenza scientifica dell’EFSA informa le decisioni dei gestori del rischio in materia di sicurezza e di usi consentiti di tali ingredienti; in taluni casi alcuni aromi e additivi sono stati rimossi dal mercato dell’UE a seguito del lavoro svolto dall’EFSA. L’ Autorità valuta inoltre la sicurezza dei processi produttivi alimentari (ad esempio il riciclaggio della plastica usata per le confezioni alimentari).

L’innovazione nel settore alimentare  
■  I consumatori attuali, rispetto a quelli di una sola generazione fa, sono molto più esigenti per la loro alimentazione in termini di scelta, qualità, prezzo, valore nutrizionale e disponibilità degli alimenti. Il settore alimentare ha risposto a queste esigenze relative ai prodotti e alle informazioni mediante l’innovazione, in particolare con nuovi ingredienti, tecnologie, prodotti alimentari e relativa comunicazione. L’EFSA è direttamente coinvolta nella valutazione dei dati scientifici alla base di tali innovazioni per quanto concerne la loro sicurezza e, in alcuni casi, la loro efficacia. Nel settore delle biotecnologie, ad esempio, una delle prescrizioni della legislazione UE nei confronti dell’EFSA era l’elaborazione di un approccio comparativo di valutazione del rischio per esaminare il potenziale impatto di colture o animali geneticamente modificati (GM) rispetto agli equivalenti tradizionali non GM. L’Autorità ha anche fornito consulenza scientifica sulla clonazione e su nuovi prodotti alimentari e tiene ora conto delle nanotecnologie nelle proprie valutazioni del rischio relative a diversi prodotti del settore alimentare, compresi gli additivi e le confezioni per alimenti. L’EFSA valuta le basi scientifiche delle indicazioni (apposte sui prodotti alimentari) rispetto ai loro benefici per la salute, per contribuire a garantire che esse non siano fuorvianti. Ad oggi l’EFSA ha valutato oltre 3000 indicazioni sulla salute.

Il consumo alimentare 
■  Alla base di tutto il lavoro dell’EFSA vi sono gli enormi passi avanti compiuti nel settore della raccolta di dati sulle tendenze e abitudini di consumo dei prodotti alimentari. Tali progressi ci aiutano a capire meglio ciò che mangiamo, orientando il lavoro dell’EFSA sia nel settore della sicurezza alimentare sia in quello relativo alla consulenza in materia di alimentazione, dieta e salute.
L’attività scientifica dell’EFSA offre anche una base alle decisioni in fatto di linee guida nutrizionali; i suoi valori di riferimento per l’assunzione di nutrienti e di energia tengono conto degli studi più recenti e aiutano le autorità pubbliche degli Stati membri a stabilire raccomandazioni nutrizionali e a offrire una consulenza dietetica pratica e basata proprio sugli alimenti.
Negli ultimi decenni vi è stata una proliferazione di materiali e prodotti utilizzati in imballaggi alimentari, contenitori, recipienti e utensili. L’ Autorità valuta i potenziali rischi connessi all’uso di plastica, carta, sostanze attive e intelligenti, inchiostri e resine impiegati nei materiali a contatto con alimenti, compresi i materiali riciclati, prima che il loro uso venga autorizzato nell’UE.

Luigina Pugno
Autrice del libro "La pizza al microscopio"
Science writer per Gravità Zero

Fonti:
www.efsa.europa.eu
Belloni Antonio - "Food Economy - l'Italia e le strade infinite del cibo tra società e consumi" -Marsilio editore

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